martedì 30 dicembre 2008

BUON 2009 IL MIO CENONE DI FINE ANNO

ECCOCI ALLA FINE DEL 2008
PER ACCOGLIERE IL NUOVO ANNO PREPARERO' UNA CENA A BASE DI PESCE PER POCHI INTIMI.

Come inizio un piatto di OSTRICHE FRESCHE
Aprite le ostriche a crudo guarnitele con spicchi di limone e Tenete in frigorifero fino al momento di servire.
Continuamo con un vassoio di
CROSTINI

alla crema di tartufo ,alla crema di olive e al salmone.
tostare leggermente delle fette di pancarrè tagliate e condite con le varie salsette a base di crema di funghi e tartufo o di crema di olive nere e formaggio cremoso o salmone e maionese.
SALMONE AFFUMICATO CON PANNA ACIDA

200gr di salmone affumicato, ½ di patate novelle per la salsa, 200 gr di yogurt bianco, 50 gr di Filadelfia o ricotta, panna liquida quanto basta, ½ limone, sale, erba cipollina.
Prendete il salmone affumicato e disponete le fette a raggiera in un bel piatto da portata di forma rotonda. Nel mezzo mettete le patate novelle bollite o se sono patate grosse, tagliate a tocchetti. Fate la salsina mescolando lo yogurt bianco, meglio se di tipo greco, succo di limone, sale e panna quanto basta per avere un composto cremoso ma abbastanza liquido, tipo pastella. Versate la salsa sulle patate e spolverizzatele con un trito di erba cipollina. Il piatto è pronto.
TAGLIOLINI ALL'ASTICE

Per 4 persone
350 gr di TAGLIOLINI-2 astici di media grandezza-5/6 pomodorini rossi-Olio-Sale-1 porro-1 bicchiere di vino bianco o 1 bicchierino di cognac
Mettere l’olio larga e aggiungere il porro.Farlo leggermente imbiondire e aggiungete i pomodorini lavati precedentemente e fare andare a fiamma vivace, aggiungere l’astice sciacquata in precedenza e tagliata sul dorso in senso verticale, mettere il cognac o il vino e far evaporare.Cuocere per una decina di minuti coperto e a fuoco medio.A questo punto togliere l’astice e fate proseguire la cottura per altri 5/6 minuti scoperto e a fuoco vivace e spegnere.Nel frattempo tagliare l’astice a metà e tenerla in caldo.Mettere a bollire una pentola con abbondante acqua salata e al bollore calate la pasta.Scolatele al dente.Mettere la pasta nella padella dove è stato cotto il sugo e far saltare a fuoco vivace se dovesse risultare un po’ asciutto,mettere un po’ di acqua di cottura.Servire in piatti individuali con metà dell'astice.
GAMBERI AL BASILICO

semplice e veloce ricetta sbollentate i gamberi in acqua bollente salata per pochi minuti, non devono assolutamente stracuocere. Scolateli, e lasciateli raffreddare.
Lavate velocemente le foglie di basilico, ed asciugatele. Pelate l’aglio, e tritatelo finemente assieme al basilico. Preparate una salsina mescolando il trito di basilico ed aglio, con il succo di un limone, 8 cucchiai di olio, e sale e pepe.Disponete i gamberi in quattro piatti, condite con la salsina al basilico, e decorate a piacere con fette di limone e qualche rametto di basilico.
TRIS DI PESCE AL CARTOCCIO

Pesce a piacere (orata, spigola, triglie ma solo se grandi, ecc.)
Patate-Pomodori polposi freschi-Vino bianco q.b.-Olio q.b.-aglio-Prezzemolo tritato-Sale q.b.-Pepe q.b.-Carta forno o carta alluminio per fare i cartocci.Preparare i cartocci con un filo d'olio, per oleare il foglio,uno strato di patate affettate,uno strato di fette di pomodori,sale,olio,il pesce con un po' di prezzemolo e aglio nel ventre,pepe,una spruzzatina di vino bianco.Si chiudono per bene i cartocci e si adagiano su una teglia Si infornano a 180 gradi per circa 35 minuti, se si tratta di pesci grandi,
oppure 25-30 minuti se si tratta di pesci piccoli.
PER CONCLUDERE ALLA MEZZANOTTE
COTECHINO CON LETICCHIE

BUON 2009
L'anno scivola via
per alcuni nel buio di sé.
Con lacrime che scavano
l'animo e tolgono il respiro.
Per alcuni con una stella
luminosa che brilla nel cielo.
Con la gioia che riempie il cuore.
E tasche pieni di sogni.
Auguro di cuore a chi piange
che le lacrime si trasformino
in lacrime di felicità
e che nel buio si accenda una luce
e il respiro sia più forte di prima.
Che la gioia raggiunga il cuore di tutti
e che ogni sogno trovi la sua strada.
(Autore: Silvana Stremiz)
che il 2009 sia un anno meraviglioso
AUGURI A TUTTI

BUON 2009

sabato 27 dicembre 2008

I CANNOLI DI DATTILO


Grande abbuffata per queste feste natalizie ,è stato un cercare di superarsi l'uno con l'altro nel cucinare i piatti più gustosi e buoni del momento,comunque in questo
bailamme di piatti cucinate da noi mamme zie nonne e varievi voglio far conoscere i famosi cannoli di Dattilo(paesino nei dintorni di Trapani).I cannoli sono una delle specialità più conosciute della pasticceria siciliana.
In origine venivano preparati in occasione del carnevale; col passare del tempo la preparazione ha perso il suo carattere di occasionalità ed ha conosciuto una notevolissima diffusione sul territorio nazionale, divenendo in breve un rinomato esempio dell'arte pasticcera italiana nel mondo.Si compone di una cialda di pasta fritta (detta scòrza e lunga da 15 a 20 cm con un diametro di 4-5 cm) ed un ripieno a base di ricotta.
In ogni angolo di Sicilia trovi i cannoli che grossomodo si somigliano e sfido chiunque a dire che non sono buoni, ma ci sono zone come Piana degli albanesi e Dattilo che ne fanno qualcosa di divino e insuperabile.“Beddi cannuola di Carnivali… Su biniditti spisi li dinari…”, diceva un poeta dell’800 inneggiando al mitico cannolo siciliano.Per la scorza, si formano piccoli dischi di pasta (fatta di farina di grano tenero, vino, zucchero e strutto) che vengono arrotolati su piccoli tubi di metallo e poi fritti, tradizionalmente nello strutto.Una volta la pasta veniva arrotolata su piccoli cilindri ritagliati da canne, che diedero il nome al dolce.Il cannolo farcito viene poi spolverato di zucchero a velo.I cannoli vanno riempiti al momento di mangiarli; questo perché, con il passar del tempo, l'umidità della ricotta viene assorbita dalla cialda facendole perdere la sua croccantezza.E cosa c'è di meglio di un bel cannolo di Dattilo tra i più lunghi e grossi che si producano in Sicilia con una ricotta lavorata grossolanamente ma deliziosa che ticonquista prima con l'odore,e poi dalla vista ,dei magnifici,supremi,cannoli di Dattilo per chiudere una serata? Provare per credere!!!!

martedì 23 dicembre 2008

MENU' DI NATALE


ecco il mio menù di natale con le relative ricette spero di fare cosa gradita a chi come me vuol fare bella figura ma può contare solo su se stessa la mia cena è per 10 persone e per cominciare ecco il menù che ho stampato

Per quello che riguarda gli stuzzichini da mangiucchiare in piedi preparerò degli stuzzichini di datteri e speck e frollini al parmiggiano eccole ricette

FROLLINI AL PARMIGIANO
150 gr. di burro, 150 gr. di parmigiano, 150 gr. di farina, un tuorlo d'uovo, noce moscata. Mescolare il burro sciolto con il parmigiano, incorporare il rosso d'uovo e poi la farina con una grattata di noce moscata, impastare con la punta delle dita il più velocemente possibile fino ad ottenere una palla . Avvolgerla nella pellicola e farla riposare in frigo almeno un' ora . Stenderla non troppo sottile tra due fogli di carta forno col matterello, ricavare dei frollini con una formina rotonda, guarnire i frollini con semi di sesamo, paprica, granella di noci, rosmarino essiccato. Cuocere in forno a 180° per 10 minuti. Togliere i frollini appena si colorano.

STUZZICHINI DI SPECK E DATTERI
una confezione di datteri secchi-pistacchi-fette di speck sottili.In ogni dattero inserire un pistacchio, come se fosse il nocciolo della prugna; avvolgere ogni dattero in una fetta di speck e fermare il tutto con uno stuzzicadente,spolverizzate con pistacchi tritati.
Per gli antipasti sono previste delle girelle variamente condite dell'insalata russa e dei muffins al formaggio con capocollo.

GIRELLE
pan carré al latte per tramezzini Philadelphia maionese
olive bianche- tonno- prosciutto cotto a fette.Dapprima,schiaccio il pan carré con il matterello.Poi ci spalmo sopra del Philadelphia e della maionese poi metto del prosciutto cotto e delle olive bianche su quello con il Philadelphia.Del tonno mescolato con il formaggio e capperi tritati.Del prosciutto cotto su quello con la maionese,arrotolo e metto nella pellicola trasparente. Tutte insieme pronte per una nottata di frigo. Ed eccole servite.

MUFFIN AL FORMAGGIO
250g di farina manitoba-200ml di latte-2 uova intere-40g di burro + 1 cucchiaino di strutto-1 bustina di lievito secco-1 cucchiaino scarso di sale-2 mozzarelle-50g di grana-50g di pecorino romano
ho messo nella ciotola del mio frullino:la farina,il lievito e il sale e ho mescolato un po’,adesso prendete il grana e il pecorino e grattuggiatelo a scaglie,poi aggiungete nella ciotola del frullino:le uova,il latte,il burro sciolto insieme allo strutto e metà del formaggio grattugiato,e lavorate il tutto x pochi minuti ora imburrate uno stampo x muffin e distribuite l'impasto a cucchiaiate in ogni pirottino,aggiungete sopra una manciata di formaggio grattuggiato e infornate a 180° x 20 minuti.sono da servire con vicino un piatto di capocollo
Come primo preparerò

LASAGNE ALLA CREMA DI RICOTTA E CARCIOFI
250 di pasta fresca molto sottile per lasagne- una confezione e mezza di carciofi surgelati (circa 4 etti)- 300 gr. di ricotta- 50 gr. di parmigiano- 6 gherigli di noci uno spicchio di aglio 1 cucchiaiata di prezzemolo tritato olio, sale pepe ,besciamella . Metti un po' di olio in una padella antiaderente e uno spicchio di aglio, fai insaporire l'olio poi aggiungi i carciofi ancora surgelati e cuocili piano a fuoco medio-basso.
A metà cottura e quando si è asciugato un po' il loro liquido, spruzzali con mezzo bicchiere di vino bianco, fai evaporare e continua a cuocere a fiamma bassa fino a cottura (devono essere teneri).
Prima di spegnere la fiamma spolverizzali con il prezzemolo.Passa al mixer i 3/4 dei carciofi, 80 g di ricotta, una manciata di parmigiano, 6 gherigli di noci e frulla fino ad ottenere una crema.
Prendi una pirofila, bagnala con poco latte poi stendi una sfoglia di pasta poi un velo omogeneo di crema. Continua fino ad esaurimento degli ingredienti ma non più di cinque strati.
Termina con il velo di crema e i carciofi lasciati integri nella padella.
Cuoci in forno a 180° per circa 10 minuti coprendo le lasagne con un foglio di alluminio, poi scoprile e continua la cottura per altri 6-7 minuti. Devono risultare leggermente dorate.
come secondo ho preparato 2 piatti che ritengo buoni di facile esecuzione e di grand'effetto.

LA FARAONA RIPIENA
1 faraona, 100 gr. di bacon, una cipolla piccola, 50 gr. di burro, 3 cucchiai di mais dolce, 10 prugne secche senza nocciolo, 5 fette di pan carrè, sale, pepe, una tazzina da caffè di latte, prezzemolo, olio.
Tritare nel mixer il bacon con la cipolla, mettere il tutto in una padella con il burro, il mais e le prugne e far rosolare. Fuori dal fuoco aggiungere il pane tagliato a pezzetti, il latte, sale, pepe, prezzemolo e farcire l'interno della faraona dopo averla accuratamente lavata. Cucire la faraona per non far uscire la farcia o chiuderla con qualche stuzzicadenti, metterla in una teglia coperta con l'alluminio e farla cuocere in forno 1 ora e 30, anche 2 ore, a 180°-200°. Servire gia' tagliata a pezzi e accompagnata dalla farcia.

ROTOLI DI MAIALE IN CROSTA
(per 6 persone): 600g di fettine di maiale, 250g di bietola, 200g di prosciutto crudo a fette, 200g di fontina a fette, 100g di lardo a fette, olio extravergine di oliva q.b., sale q.b.
Stendere un foglio di carta da forno su un piano di lavoro e disporre le fettine di maiale con il prosciutto crudo, la bietola lavata e sbollentata e la fontina; arrotolare e avvolgere i rotoli nel lardo; salare e legarli con lo spago; rosolarli in una padella con l'olio e terminare la cottura in forno a 200 gradi per 40 minuti. Togliere i rotoli dal forno e lasciarli riposare per qualche minuto prima di servire
Per concludere una macedonia semplicissima ma di grand'effetto .

MACEDONIA A STRISCE
Frutta preferita (qui banana, fragole, kiwi, mango, melagrana), zucchero a velo, succo di limone, un ciuffetto di menta per decorare. PreparazioneCominciare schiacciando con una forchetta la banana e mescolarvi poco succo di limone. Non usate minipimer o frullatori.
Versare il composto in un bicchiere alto e spolverizzare con poco zucchero a velo.
Mettere in frigorifero finche' preparate il secondo strato.Procedere cosi' con tutta la frutta mischiandola sempre al limone e poco zucchero, alternando i colori.
Decorare con chicchi di melagrana ed un ciuffetto di menta.

NON MI RESTA CHE FARE GLI AUGURI DI BUON NATALE A TUTTI
E BUON APPETITO!!!

giovedì 11 dicembre 2008

13 dicembre SANTA LUCIA a Palermo


13 dicembre Santa Lucia.
Così come detta la tradizione palermitana, sulla tavola non ci saranno né pasta né carne né pane ma riso, arancine (che da noi è rigidamente di sesso femminile) e la tipica cuccia.
Ma parliamo un po'di Santa Lucia,era una giovane siracusana borghese e cristiana, che viveva sola con la mamma,dopo la morte del suo papa'avvenuta molto presto.
La sua adorata mamma contrasse una grave malattia del sangue, e Lucia, andata a Catania, fece voto di castità e di rinuncia della vita agiata sul sepolcro di Sant’Agata.
Tornata a Siracusa, la mamma guarì,e Lucia rinunciò al matrimonio e convinse la madre a cedere tutti i loro beni ai poveri.
Il fidanzato,piccato per la sua rinuncia al matrimonio, la denunciò come cristiana, all'epoca c'era la persecuzione dei cristiani per mano di Diocleziano.
Il console di Siracusa, che voleva costringerla ad abiurare,la torturò ed infine le conficcò un pugnale nella gola.
Morì martire il 13 Dicembre 304 e divenne presto Santa e Patrona di Siracusa.
La leggenda vuole che, durante la tortura si sia strappata gli occhi, e per questo viene raffigurata spesso nell’iconografia con una tazza in mano, in cui ci sono i suoi occhi,motivo per cui viene considerata dai devoti la protettrice degli occhi.
Moltissimi sono i miracoli a lei attribuiti,tra i piu'noti Santa Lucia salvo'dalla carestia Palermo, facendo approdare sulle rive un carico pieno di frumento. Da quel momento, il 13 Dicembre sulle tavole dei siciliani, sono banditi pasta, pane e derivati.
Per i Palermitani, la giornata comincia mangiando !
cosa?...porzioni di cuccia lavorata con la ricotta o con il cioccolato.
All’occasione quasi tutti i panifici della città rimangono chiusi e, a predominare sul territorio rimangono le numerose friggitorie sia quelle stabili che quelle ambulanti che con i loro particolari trabiccoli raggiungono in ogni angolo gli avventori.
La cuccia, il cui nome deriva da “cocciu”(chicco), è grano tenero; anticamente veniva preparato con le verdure, ma poi divenne un piatto dolce.Successivamente, e durante l’intera giornata, si dovrà mangiare arancine, nelle innumerevoli varianti disponibili, anche al cioccolato. Nel pranzo, verrà servito un risotto fatto con i ceci e le castagne e a cena gateau di patate e pannelle appena fritte. È meraviglioso vedere gruppi di persone affollare le varie rosticcerie e bar, per acquistare tutte queste leccornie, e gli amici scambiarsi le arancine della mamma e talora della nonna.A questo punto, vi indico le varie ricette, in modo che ognuno possa preparare con le proprie mani questi piatti succulenti.

CUCCIA
1000 gr di grano tenero-700 gr di ricotta-300 gr di zucchero-zuccata a piacere a pezzi-
200 gr di cioccolato fondente a pezzetti-1 pizzico di sale-1 pizzico di vaniglia-1 pizzico di cannella
-ciliegie candite a piacere
-Mettete in acqua il grano tre giorni prima, cambiando l’acqua ogni giorno.
-Cuocetelo in acqua con un pizzico di sale, per circa 3 ore e mezzo.
-Scolatelo per bene e fatelo raffreddare.
-Intanto in una ciotola mescoliamo la ricotta con lo zucchero,canella e un pizzico di vaniglia.
-Unite alla ricotta il grano,aggiungete infine il cioccolato e la zuccata.
-Mescolate e guarnite con ciliegie candite.
-Da tenere ovviamente in frigo.

ARANCINE
Quella che propongo è la ricetta della classica arancina palermitana, di forma rotonda, ripiena di carne e piselli. Sempre a Palermo, l'arancina "al burro" ripiena di mozzarella e prosciutto è di forma ovale, differenze che servono a distinguere i composti del ripieno.
Gli ingredienti sono per 4 persone, prevedendone un paio a testa:
400 grammi di riso, 200 grammi di carne di vitello tritata, 100 grammi di piselli freschi sgusciati, 100 grammi di caciocavallo fresco, 250 grammi di concentrato di pomodoro o salsina, 5 uova, 200 grammi di farina una piccola cipolla bianca, 1 busta di zafferano, 50 grammi di burro, olio d'oliva, olio di semi di arachidi, pangrattato, mezzo bicchiere di vini bianco, sale e pepe.
Lessate il riso in abbondante acqua e scolatelo al dente. Rimescolare con lo zafferano che avrete sciolto poco prima in acqua calda, due uova e 50 grammi di burro. Mentre il riso riposa a mantecare, preparate il ripieno. Soffriggete la cipolla tagliuzzata in olio d'oliva, aggiungete il tritato e dopo un po' alzate la fiamma e quindi "sfumate" il vino. Abbassate la fiamma e aggiungete la salsa di pomodoro, ottenuta sciogliendo a parte il concentrato o la salsina. Amalgamate, fate cuocere un po', quindi aggiungete i piselli (che avrete cotto a parte, in un tegamino con il soffritto di cipolla in olio d'oliva) e il caciocavallo a dadini. A questo punto si possono preparare la arancine: prendete una quantità di riso tale da formare una conca nel palmo della mano, riempitela con il ripieno e chiudetela con altrettanto riso fino a formare una palla, che passerete prima nelle restanti uova sbattute e poi nel misto di farina e pangrattato. Quando avrete finito gettatele nell'olio bollente, che deve arrivare a coprirle, uscitele con una schiumarola non appena raggiungono un bel colore biondo dorato e sistematele su carta assorbente.



ARANCINE AL CIOCCOLATO
Molto diffusa è l’usanza, a Palermo di mangiare per Santa Lucia, arancine al cioccolato.
Vi indico la ricetta.
Ingredienti:500 gr di riso-200 gr di cioccolato fondente a pezzetti-70 gr di farina-70 gr di pangrattato3 uovazucchero q.b.
Fate bollire il riso in acqua salata. Scolate e fate raffreddare. Formate delle palline in cui aggiungerete un pezzo sostanzioso di cioccolato. Passate nella farina, nell’uovo sbattuto e nel pangrattato e friggete. Appena pronte, spolverate con abbondante zucchero.

RISOTTO CON CECI E CASTAGNE
Ingredienti:500 gr di riso-½ cipolla-brodo vegetale q.b.1- scatola di ceci lessati (240 gr sgocciolato circa)240 gr di castagne precedentemente lessate per circa 2 ore-sale q.b.-pepe q.b.
Soffriggete la cipolla, aggiungete il riso, fatelo tostare, allungate con il brodo vegetale. A cottura quasi ultimata aggiungete i ceci e le castagne. Ultimate la cottura e mettete un filo d’olio. A piacere si potrà aggiungere parmigiano.

PANELLE
Le panelle solitamente vengono servite dentro a panini rotondi, ma durante questa festa verranno servite da sole.
Ingredienti:250 gr di farina di ceci-3/4 litro di acqua salata tiepida-prezzemolo-olio q.b.
Mescolate la farina con l’acqua in un tegame, a fuoco spento. Dopodiché accendete il fuoco a fiamma media e rimestate sempre fin quando il composto diventerà compatto. Aggiungete il prezzemolo, mescolate il tutto e versatelo in formine rettangolari (anche le vaschette alimentari, quelle usa-e-getta) e fate raffreddare. Quando il composto sarà freddo, noterete che risulterà sodo e che potete toglierlo dalla forma senza che si rompa. Tagliate delle fettine e friggetele. Servite calde.

GATEAU DI PATATE
Ingredienti: 1.5 kg di patate-1 uovo + 2 uova sode-50 gr di parmigiano-50 gr di burro-fettine di mortadella-100 gr di primosale o mozzarella-1 tazza di piselli cotti 1 tazza di besciamella-pangrattato-sale e pepe.
Bollite le patate, spellatele, passatele al setaccio e fatele raffreddare. Amalgamatele con l'uovo, il parmigiano, il burro e un po’ di sale e pepe. Oleate la teglia e spolveratela con il pangrattato, mettete un primo stato di patate, aggiungete le fettine di mortadella (potete usare il prosciutto se preferite)le uova sode a fettine il formaggio a pezzetti i piselle e la besciamella , coprite con un secondo strato di patate. Spolverate di pangrattato e irrorate con un filo d’olio. Mettete al forno a 180° per circa mezz’ora, fino a quando risulterà ben dorato.Spuò mangiare sia freddo che caldo.

martedì 9 dicembre 2008

8 DICEMBRE LA FESTA DELL'IMMACOLATA A PALERMO


L'Immacolata Concezione a Palermo (la festa del 7 e 8 dicembre di ogni anno).
Particolare devozione ha il popolo palermitano per la Vergine Maria, nella madre divina ha riservato un posto privilegiato, la pietà popolare si manifesta onorando le sue immagini e le sue statue e in specificato modo la sua festa, per occasione rinnova il “voto sanguinario” per cui viene definito “dovere” dei palermitani “difendere l’immacolato concepimento sino all’ultimo respiro dell’anima”.
Ci si reca in pellegrinaggio, nella chiesa di San Francesco d’Assisi per tutta la serata del 7 dicembre per visitare la sua cappella,La festa religiosa inizia con il pellegrinaggio delle Confraternite dalla Cattedrale, fino alla Basilica di San Francesco e con la messa, seguita dal corteo che dalla Basilica raggiungerà piazza San Domenico per il tradizionale omaggio floreale all’Immacolata.
"Trema lu 'nfernu e trionfa Maria.....viva Maria 'mmaculata" con questo grido, i confrati della congregazione del Porto e Riporto portano in processione la "vara" con la pregevole statua dell'immacolata, eseguita in argento sbalzato e cesellato e fuso che rappresenta la visione di Giovanni descritta nell'apocalisse dove si vede una donna attorniata dai raggi del sole che reca sotto i suoi piedi la luna e il suo capo cinto da una corona di dodici stelle.

Sulla scia della tradizione religiosa, con la notte dell'Immacolata si apre, per i palermitani, ufficialmente, il periodo delle festività natalizie,quale modo migliore di passare la nottata se non ... giocando?
Ci si riunisce nelle case di amici e parenti a grupponi, si mangia, si gioca a carte, a tombola e altro, poi magari si scende a fare un giro in città.

IL BUCCELLATO, U CUCCIDDATU
E' il primo dolce che appare sulla tavola si respira aria di natale Nel palermitano esso rappresenta una grossa ciambella o dei tozzetti di pasta frolla ricoperti di glassa bianca di zucchero o velato o lasciati al naturale(grezze) spalmati di miele, con confettini multicolori e da ciliegie e fichi sciroppati o con pistacchi di Bronte.

U SFINCIUNI
"U Sfinciuni" è un tipico piatto palermitano, caratteristico del periodo natalizio; un equivalente siciliano della Pizza Napoletana. Pietanza povera per la nostra cucina, nasce dalla necessità di non presentare, per le feste, il solito Pane, ma qualcosa di diverso. A Palermo i semplici elementi base vengono arricchiti con della salsa di pomodoro ed altri ingredienti come acciuga e caciocavallo che danno loro un sapore diverso.La sera delle vigilie tutto il paese è inondato dal profumo delle teglie che vanno e vengono da un forno all'altro; lo sfincione si potrebbe definire un pane condito, ma la ricchezza dei suoi condimenti lo fa diventare un piatto unico nel suo genere.

domenica 30 novembre 2008

CALENDARIO 2009 DI LEONARDO E I SUOI NONNI





Eccoci a prepararci per un nuovo anno e come al solito ho preparato il nuovo calendario con Leo e i suoi 3 nonni : Mi è venuto bene come al solito sarà che il protagonista principale è tanto bello e i comprimari risultano altrettanto belli.Abbiamo avuto la fortuna di trovarci tutti insieme in vacanza in Calabria l'estate passata e ho colto l'occasione per dedicare queste foto al rapporto del bambino col mare ...sono solo un piccolo assaggio del calendario perchè preferisco tenere per noi le foto e i ricordi dolcissimi che sempre accompagnano i momenti che noi nonni trascorriamo con il nostro piccolo gioiello... baci a te mio piccolo principe...dalla tua nonna che ti ama tanto...

venerdì 28 novembre 2008

IRIS CON LA RICOTTA PALERMITANE



iris con ricotta
- per l'impasto base:
gr. 500 di farina 00
50 g di strutto o burro
50 g di zucchero
25 g lievito di birra
1 uovo
200 ml di latte
1 bustina di vanillina
2 cucchiaini di sale
- per la ricotta:
500 gr. ricotta
300 gr. di zucchero semolato
3 cubetti cioccolato fondente
- per la frittura:
pan grattato
strutto (oppure olio per friggere)

Per preparare la crema di ricotta, basta mescolare a della ricotta prima ben scolata
dello zucchero a piacere, e gocce di cioccolato.
Sciogliere il lievito nel latte tiepido con 1 cucchiaino di zucchero e versarlo nella MDP
Versare sopra la farina setacciata, il resto di zucchero, il burro o lo strutto a pezzettini
la vaniglia e per ultimo il sale.
Far partire il programma impasto ed aggiungere l'uovo sbattuto poco per volta.
Al termine del programma, prendere la pasta e stenderla col mattarello e ritagliare col bicchiere dei tondi

mettere nel centro un po' di crema di ricotta e chiudere con un'altro tondo di pasta
sigillare bene i bordi e mettere a lievitare, passare gli iris nell'uovo sbattuto e nel panegrattato e friggerli.

sabato 22 novembre 2008

Pupaccena :i pupi ri zuccaru


"i pupi ri zuccaru" detta Pupaccena: una statuetta cava fatta di zucchero indurita e dipinta con colori leggeri con figure tradizionali (Paladini, ballerini ed altri personaggi del mondo infantile).Negli ultimi anni ha fatto la
sua comparsa anche la zucca di Hallowen,per stare al passo coi tempi.

L’origine della pupaccena è diversa c'è chi dice che vengono chiamati pupi a cena o pupaccena, per una leggenda che narra di un nobile arabo caduto in miseria, che li offrì ai suoi ospiti per sopperire alla mancanza di cibo prelibato.
Risale al 1574 l'altra versione che narra che quando a Venezia ,per onorare la visita di EnricoIII,figlio di Caterina dè Medici,fu organizzata una cena,resa spettacolare da queste sculture di zucchero,realizzate grazie ai marinai palermitani che avevano trasportato lo zucchero.Così furono realizzati quei pupi per la cena,da qui il nome pupa a cena.

Una tradizione storica tipicamente siciliana in via di estinzione, quella dei “pupi di zucchero".Chi non ha mai avuto da piccolo della Pupaccena durante il periodo dei morti? Quanti ricordi a vedere queste piccole statuine. Ma la Pupaccena originale è sempre stata la forma dei paladini, con i personaggi tipici del teatrino dei pupi siciliani.

La ricetta è facile e si può fare in casa
Ingredienti:Zucchero-Colori vegetali-Stampi
Fate sciogliere lo zucchero in un pentolino a fuoco basso, stando attente a non farlo diventare di colore bruno. Versare lo zucchero nelle forme che avete scelto e fatelo cristallizzare. Colorate con i colori vegetali.
Questa figura antropomorfica che tradizionalmente è Palermitana ha un suo riscontro nella vicina città tunisina di Nabeul che regalano questa statuetta dolce per festeggiare il capodanno islamico e, richiamare l’Egira l’emigrazione del profeta Maometto a Medina, festa unicamente religiosa e familiare.

venerdì 21 novembre 2008

SEI DI PALERMO SE...






Pubblico una mail simpatica che gira per adesso nelle nostre mail..
Alcune sono veramente notevoli...
**sei di palermo se hai esclamato almeno una volta nella vita :" ma > perchè aprirsi una panelleria o un ganci a milano? quanti piccioli ti > fai?"
**sei di Palermo se la pressa per te non è semplicemente un > compattatore, ma il metaforico discrimine tra l'utile e l'inutile
**sei di palermo se non sai come si dica calia e semenza in italiano
**sei di Palermo se, indicando un supplì in un bar di Milano, chiedi > un'arancina****> >
**sei di palermo se hai subito un fermo.
**sei di palermo se ti hanno fregato almeno una vespa.
**sei di palermo se 'scendi' a mondello e 'sali' a Palermo.
**sei di palermo se la pizzetta di benny è troppo seria!!
**sei di palermo se non hai idea di dove sia viale margherita di savoia, ma sai benissimo dov'è la discesa di mondello (anche se la fai in salita).
**sei di palermo se il motore non è un pezzo della macchina, ma un mezzo di locomozione
**sei di palermo se 'scendimi le chiavi!'
**sei di palermo se riesci a NON vedere il mare da casa anche abitando a 20 metri dalla costa
**sei di palermo se "minchia favoloso"
**Sei di palermo se "alla festa c'era mezza palermo"
**sei di palermo se 'che duciiii!!!'
**sei di palermo se 'ti sei ammuccato con...'
**sei di palermo se 'compà, tuttapposto?'
**sei di palermo se appena lavi la macchina comincia a piovere...sabbia!
**sei di palermo se sai che l'unita' di misura della sasizza e' il caddozzo.
**sei di palermo se ... hai fatto almeno un goal di puntazza arraggiata.
**sei di palermo se la pasta col forno è troppo bella.
**sei di palermo se ogni volta che c'è un incidente ti fermi bloccando il traffico per analizzare la situazione e poter dire la tua.
**non sei a palermo se per far capire che hai fretta di andare ti esprimi in termini di produzione casearia: "Amunì volete quagliare??"
**sei di palermo se in 'piazza alcide de gasperi' e in 'via isidoro la lumia' il nome proprio ce lo devi mettere per forza, ma come si chiama il signor sciuti di 'via sciuti' proprio non lo sai
**sei di palermo se il pulsante non lo premi, ma lo pressi
**sei di palermo se non sai dire in italiano la seguente frase : 'voi due quanto vi levate?'
**sei di palermo se ti chiama a casa il portiere del palazzo di tuo nonno, per dirti che la signora xxx gli ha detto di dirti che c'è la finestra della veranda aperta e che quindi magari entra acqua e forse sarebbe il caso di chiuderla...
**Sei di Palermo se "nella tua via" ci sono sempre 2 vigili e 2 posteggiatori abusivi di motorini che, come le rette parallele, scorrono vicini ma non si incontrano mai...
**sei di palermo se pur essendo proprietario di un appartamento,parlando dici sempre "Nel > mio palazzo...."
**sei di palermo se il barista ti chiede "quanti > pezzi sono?"
**sei di palermo se non si torna a casa prima di andare a mangiare il pizzotto!
**sei di palermo se "...ma che dobbiamo combinare?"
**sei di palermo se la sera "devi uscire il cane" ***