Mio marito incuriosito dopo averne tanto sentito parlare mi ha regalato la macchina del pane , la mia prima reazione è stata lo confesso" bella e adesso cosa ci faccio!!!"Mi sentivo un pò persa e piena di dubbi,mi chiedevo ma consuma molto?E' difficile da usare?Non vorrei che poi fosse un salasso di corrente, visto che mi pare di aver capito deve stare accesa per molte ore!Ma poi ho scoperto che No non consuma molto.E' vero che sta accesa parecchio (un pane ipiega circa 3-4 ore), però bisogna considerare che per quasi tutto quel lasso di tempo non fa quasi nulla se non che lievitare con la resistenza accesa al minimo ,proprio quel tiepidino per accellerare la lievitazione.Le pale per impastare alle fine stanno in funzione in totale 5-10 minuti e la cottura è solo per gli ultimi 20 minuti.Ho cominciato ad usarla e adesso mi piace da morire farmelo da me, si fa così in fretta!!!! Di solito lo cuocio direttamente in automatico ma capita anche che lo cuocia nel forno e così escono pani proprio uguali a quelli del panificio.
L'unica differenza è che non hanno nessun tipo di schifezze dentro e che il giorno dopo invece che mattoncini imbalsamati mi ritrovo pane ancora più buono del primo giorno. Inoltre ci faccio dolci e spessissimo preparo l'impasto per le brioches la pizza e lo sfincione e la rosticceria.Favolosa!!!!
IL MIO PRIMO PANE
Per quanto riguarda le brioches, vi do la ricetta
35g di burro
un pizzico di sale
70g di zucchero
100g di latte
1 uovo
150g di manitoba
150g di farina 00
mezzo cubetto di lievito di birra
Metti tutto a impastare e lasci lievitare nella mdp per circa mezz'ora se usi il lievito di birra.Poi stendi la pasta con un mattarello e ritagli tanti triangoli che arrotoli poi su se stessi partendo dalla parte larga. Vedrai come vengono carini!!!
Metti su una teglia con carta forno e lasci lievitare ancora 1 o 2 ore finchè non le vedi belle gonfie. PPennellali con un po' di latte accendi il forno a 170°. Fai cuocere per circa mezz'ora finchè non le vedi belle colorite.Cospargi di zucchero a velo.
PER LA ROSTICCERIA PALERMITANA
metti gli ingredientinella macchina e usa solo il programma per l'impasto che poi dividerai e preparerai a parte
IMPASTO ROSTICCERIA
250g di farina (125g farina 00 + 125g farina Manitoba)
25g di zucchero
25g di strutto
una presa di sale
1/2 cubetto lievito
acqua
PER RIPIENO RAVAZZATA
Ragù con piselli molto stretto
Besciamella molto densa a piacimento
PER I CANNONCINI CON I WUSTER arrotolate delle strisce d'impasto attorno ad un piccolo wuster e infornate.
martedì 29 aprile 2008
venerdì 11 aprile 2008
A VUCCIRIA
Mettetevi comodi cari amici, oggi vi porto a fare un giro alla VUCCIRIA...
ecco bravi, chiudete gli occhi e provate ad immaginare questo vecchio mercato arabo, cuore pulsante della vecchia Palermo...
riuscite a vedere i colori sgargianti delle dolci fragole, delle lucenti melanzane e dei succosi pomodori? sentite i forti e piccanti odori delle mille spezie dai colori del tramonto? riuscite a sentire le squillanti voci dei mercanti che "abbanniano" le loro mercanzie?...ecco se ci riuscite vi do il mio personale benvenuto in questo luogo dove il fascino ed il mistero si perdono nel tempo...
Il termine Bucceria deriva dal francese boucherie che significa macelleria. Il mercato era infatti inizialmente destinato al macello ed alla vendita delle carni. Successivamente divenne un mercato per la vendita del pesce, della frutta e della verdura.
"Vucciria" in dialetto siciliano significa "Confusione". Oggi, la confusione delle voci che si accavallano e delle grida dei venditori (le abbanniate) è uno degli elementi che, maggiormente, caratterizza questo mercato palermitano.
Molti edifici della Vucciria sono in fase di ristrutturazione,ma ancora oggi sono numerosi nel mercato i banchi del pesce, che viene continuamente mantenuto umido. Per questo in città si dice che:
« e balate ra Vucciria 'un s'asciucano mai »
« Il pavimento della Vucciria non si asciuga mai »
Di una promessa o di un avvenimento che non si realizzerà mai infatti si dice che avverrà "quannu e balate ra Vucciria s'asciucano" (quando il pavimento della Vucciria s'asciugherà).
ecco bravi, chiudete gli occhi e provate ad immaginare questo vecchio mercato arabo, cuore pulsante della vecchia Palermo...
riuscite a vedere i colori sgargianti delle dolci fragole, delle lucenti melanzane e dei succosi pomodori? sentite i forti e piccanti odori delle mille spezie dai colori del tramonto? riuscite a sentire le squillanti voci dei mercanti che "abbanniano" le loro mercanzie?...ecco se ci riuscite vi do il mio personale benvenuto in questo luogo dove il fascino ed il mistero si perdono nel tempo...
Il termine Bucceria deriva dal francese boucherie che significa macelleria. Il mercato era infatti inizialmente destinato al macello ed alla vendita delle carni. Successivamente divenne un mercato per la vendita del pesce, della frutta e della verdura.
"Vucciria" in dialetto siciliano significa "Confusione". Oggi, la confusione delle voci che si accavallano e delle grida dei venditori (le abbanniate) è uno degli elementi che, maggiormente, caratterizza questo mercato palermitano.
Molti edifici della Vucciria sono in fase di ristrutturazione,ma ancora oggi sono numerosi nel mercato i banchi del pesce, che viene continuamente mantenuto umido. Per questo in città si dice che:
« e balate ra Vucciria 'un s'asciucano mai »
« Il pavimento della Vucciria non si asciuga mai »
Di una promessa o di un avvenimento che non si realizzerà mai infatti si dice che avverrà "quannu e balate ra Vucciria s'asciucano" (quando il pavimento della Vucciria s'asciugherà).
venerdì 4 aprile 2008
La Maschera dei Sensi Jo Goodman
Un sontuoso abito d'epoca, una maschera dorata e Cybelline Caldwell diventa la reginda Bodicea. La giovane vedova è decisa a trovare un cavaliere per trascorrere una notte di passione, mantenendo però celata la propria identità. Il prescelto è Lord Christopher Hollings, conte di Ferrin. Ma anche affascinante libertino. Il quale non ha nessuna intenzione di fermarsi davanti a una maschera pur di conquistare il cuore della dama che l'ha sedotto.
commento: Anche prima della sua prematura vedovanza, Cybelline Caldwell sapeva che cosa significasse essere sessualmente frustrati.Lei non capiva perché suo marito non era tornato a letto dopo il loro matrimonio e la nascita della loro figlia.Il suicidio e la scoperta del tradimento del marito sono una scoperta sconvolgente e fanno nascere in lei il senso della vendetta. Ma non è tanto come vendetta personale gratificazione Cybelline che spinge a cercare una notte di peccaminoso piacere prima di tornare a una vita tranquilla di rispettabilità.Cybelline vuole risolvere il mistero della morte di suo marito e scoprire chi le invia lettere minacciose. Il romanzo è ricco di scene erotiche ma egualmente romantico.Scoprire alla fine il segreto del marito e la risoluzione del mistero della morte e il nome dell'amante del marito è uno shock.Il libro tratta argomenti che per il tempo erano scabrosi e intoccabili.
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