ALBERTO ANGELA "UNA GIORNATA NELL'ANTICA ROMA" Vita quotidiana,segreti e curiosita'.FRANCESCO MARIA AMATO"LA CUCINA DI ROMA ANTICA" Questi 2 libri mi sono stati regalati a natale conoscendo la mia passione per la storia e la cucina romana.Alberto Angela con il primo libro conduce il lettore nella folla delle strade, all’interno delle case o nel Colosseo durante i combattimenti tra gladiatori. A descrizioni dettagliate di luoghi e stili di vita, si alternano infatti narrazioni in “presa diretta” quasi fosse una telecamera a proseguire il racconto, con il suo bagaglio di immagini, rumori, frasi degli antichi romani che ci passano accanto.Passeggiando tra le rovine , tra Fori e templi, almeno una volta qualcuno di noi si sarà chiesto come in realtà potesse essere la vita quotidiana dei cittadini, della gente del popolo, alle prese tutti i giorni con una “metropoli” che all’epoca contava quasi un milione e mezzo di abitanti. Come viveva e lavorava un cives romanus? Che cosa mangiava? Quali erano le sue abitudini e come trascorreva il tempo libero? La risposta a tutte queste domande la troviamo nel libro di Alberto Angela uno straordinario ed affascinante viaggio di ventiquattro ore, dall’alba al tramonto, nella Roma di duemila anni fa.L'ho trovato molto originale perché, diversamente da un libro di storia non annoia,si entra nella vita delle persone vivendone i sentimenti, le sensazioni e le emozioni del tempo, semplicemente perché non parla di storia ma delle abitudini del tempo con le quali è facile fare i paragoni con i nostri giorni, trovandole così attuali da meravigliarsene.
Nel secondo libro Francesco Maria Amto risale alle origini dell'arte culinaria della Roma antica, alle sue fonti primarie, e propone, attraverso un rigoroso percorso storico e letterario, i contenuti di quelle antiche ricette che seguirono di pari passo l'estendersi dello splendore e della grandezza di Roma. (testo tratto dal risvolto)Nella Roma repubblicana ed imperiale si mangiava bene, naturalmente chi poteva permetterselo, e si divideva la giornata in tre pasti: si iniziava con una colazione abbastanza sostanziosa (ientaculum) a base di focacce, pane condito con sale e vino, miele e latte, accompagnati da frutta secca, formaggio ed anche carne, spesso avanzi del giorno precedente. Il secondo pasto (prandium) poco prima del mezzogiorno, ed era abbastanza frugale: poteva variare da una ciotola di legumi, olive, fichi, alici in salamoia, fino a formaggi di pecora o di capra, a spiedini di carne o pesce alla griglia. Il pasto più importante era sicuramente la cena(coena) che si svolgeva nell’undicesima ora (ovvero intorno alle quattro del pomeriggio), che poteva durare diverse ore.Oltre la dettagliata descrizione dei luoghi e degli ingredienti che venivano usati ci sono tantissime ricette che permettono a tutti di provare come era la cucina nell’antica Roma.Io personalmente sto cercando di provare alcune delle zuppe che trovo attuali e gustose sempre adattandole al nostro gusto.