venerdì 11 aprile 2008

A VUCCIRIA

Mettetevi comodi cari amici, oggi vi porto a fare un giro alla VUCCIRIA...
ecco bravi, chiudete gli occhi e provate ad immaginare questo vecchio mercato arabo, cuore pulsante della vecchia Palermo...
riuscite a vedere i colori sgargianti delle dolci fragole, delle lucenti melanzane e dei succosi pomodori? sentite i forti e piccanti odori delle mille spezie dai colori del tramonto? riuscite a sentire le squillanti voci dei mercanti che "abbanniano" le loro mercanzie?...ecco se ci riuscite vi do il mio personale benvenuto in questo luogo dove il fascino ed il mistero si perdono nel tempo...

Il termine Bucceria deriva dal francese boucherie che significa macelleria. Il mercato era infatti inizialmente destinato al macello ed alla vendita delle carni. Successivamente divenne un mercato per la vendita del pesce, della frutta e della verdura.
"Vucciria" in dialetto siciliano significa "Confusione". Oggi, la confusione delle voci che si accavallano e delle grida dei venditori (le abbanniate) è uno degli elementi che, maggiormente, caratterizza questo mercato palermitano.
Molti edifici della Vucciria sono in fase di ristrutturazione,ma ancora oggi sono numerosi nel mercato i banchi del pesce, che viene continuamente mantenuto umido. Per questo in città si dice che:

« e balate ra Vucciria 'un s'asciucano mai »

« Il pavimento della Vucciria non si asciuga mai »


Di una promessa o di un avvenimento che non si realizzerà mai infatti si dice che avverrà "quannu e balate ra Vucciria s'asciucano" (quando il pavimento della Vucciria s'asciugherà).


1 commento:

Anonimo ha detto...

Io amo questa donna quando mette queste chicche °__°

Grazie e grazie ancora ^__^