giovedì 11 dicembre 2008
13 dicembre SANTA LUCIA a Palermo
13 dicembre Santa Lucia.
Così come detta la tradizione palermitana, sulla tavola non ci saranno né pasta né carne né pane ma riso, arancine (che da noi è rigidamente di sesso femminile) e la tipica cuccia.
Ma parliamo un po'di Santa Lucia,era una giovane siracusana borghese e cristiana, che viveva sola con la mamma,dopo la morte del suo papa'avvenuta molto presto.
La sua adorata mamma contrasse una grave malattia del sangue, e Lucia, andata a Catania, fece voto di castità e di rinuncia della vita agiata sul sepolcro di Sant’Agata.
Tornata a Siracusa, la mamma guarì,e Lucia rinunciò al matrimonio e convinse la madre a cedere tutti i loro beni ai poveri.
Il fidanzato,piccato per la sua rinuncia al matrimonio, la denunciò come cristiana, all'epoca c'era la persecuzione dei cristiani per mano di Diocleziano.
Il console di Siracusa, che voleva costringerla ad abiurare,la torturò ed infine le conficcò un pugnale nella gola.
Morì martire il 13 Dicembre 304 e divenne presto Santa e Patrona di Siracusa.
La leggenda vuole che, durante la tortura si sia strappata gli occhi, e per questo viene raffigurata spesso nell’iconografia con una tazza in mano, in cui ci sono i suoi occhi,motivo per cui viene considerata dai devoti la protettrice degli occhi.
Moltissimi sono i miracoli a lei attribuiti,tra i piu'noti Santa Lucia salvo'dalla carestia Palermo, facendo approdare sulle rive un carico pieno di frumento. Da quel momento, il 13 Dicembre sulle tavole dei siciliani, sono banditi pasta, pane e derivati.
Per i Palermitani, la giornata comincia mangiando !
cosa?...porzioni di cuccia lavorata con la ricotta o con il cioccolato.
All’occasione quasi tutti i panifici della città rimangono chiusi e, a predominare sul territorio rimangono le numerose friggitorie sia quelle stabili che quelle ambulanti che con i loro particolari trabiccoli raggiungono in ogni angolo gli avventori.
La cuccia, il cui nome deriva da “cocciu”(chicco), è grano tenero; anticamente veniva preparato con le verdure, ma poi divenne un piatto dolce.Successivamente, e durante l’intera giornata, si dovrà mangiare arancine, nelle innumerevoli varianti disponibili, anche al cioccolato. Nel pranzo, verrà servito un risotto fatto con i ceci e le castagne e a cena gateau di patate e pannelle appena fritte. È meraviglioso vedere gruppi di persone affollare le varie rosticcerie e bar, per acquistare tutte queste leccornie, e gli amici scambiarsi le arancine della mamma e talora della nonna.A questo punto, vi indico le varie ricette, in modo che ognuno possa preparare con le proprie mani questi piatti succulenti.
CUCCIA
1000 gr di grano tenero-700 gr di ricotta-300 gr di zucchero-zuccata a piacere a pezzi-
200 gr di cioccolato fondente a pezzetti-1 pizzico di sale-1 pizzico di vaniglia-1 pizzico di cannella
-ciliegie candite a piacere
-Mettete in acqua il grano tre giorni prima, cambiando l’acqua ogni giorno.
-Cuocetelo in acqua con un pizzico di sale, per circa 3 ore e mezzo.
-Scolatelo per bene e fatelo raffreddare.
-Intanto in una ciotola mescoliamo la ricotta con lo zucchero,canella e un pizzico di vaniglia.
-Unite alla ricotta il grano,aggiungete infine il cioccolato e la zuccata.
-Mescolate e guarnite con ciliegie candite.
-Da tenere ovviamente in frigo.
ARANCINE
Quella che propongo è la ricetta della classica arancina palermitana, di forma rotonda, ripiena di carne e piselli. Sempre a Palermo, l'arancina "al burro" ripiena di mozzarella e prosciutto è di forma ovale, differenze che servono a distinguere i composti del ripieno.
Gli ingredienti sono per 4 persone, prevedendone un paio a testa:
400 grammi di riso, 200 grammi di carne di vitello tritata, 100 grammi di piselli freschi sgusciati, 100 grammi di caciocavallo fresco, 250 grammi di concentrato di pomodoro o salsina, 5 uova, 200 grammi di farina una piccola cipolla bianca, 1 busta di zafferano, 50 grammi di burro, olio d'oliva, olio di semi di arachidi, pangrattato, mezzo bicchiere di vini bianco, sale e pepe.
Lessate il riso in abbondante acqua e scolatelo al dente. Rimescolare con lo zafferano che avrete sciolto poco prima in acqua calda, due uova e 50 grammi di burro. Mentre il riso riposa a mantecare, preparate il ripieno. Soffriggete la cipolla tagliuzzata in olio d'oliva, aggiungete il tritato e dopo un po' alzate la fiamma e quindi "sfumate" il vino. Abbassate la fiamma e aggiungete la salsa di pomodoro, ottenuta sciogliendo a parte il concentrato o la salsina. Amalgamate, fate cuocere un po', quindi aggiungete i piselli (che avrete cotto a parte, in un tegamino con il soffritto di cipolla in olio d'oliva) e il caciocavallo a dadini. A questo punto si possono preparare la arancine: prendete una quantità di riso tale da formare una conca nel palmo della mano, riempitela con il ripieno e chiudetela con altrettanto riso fino a formare una palla, che passerete prima nelle restanti uova sbattute e poi nel misto di farina e pangrattato. Quando avrete finito gettatele nell'olio bollente, che deve arrivare a coprirle, uscitele con una schiumarola non appena raggiungono un bel colore biondo dorato e sistematele su carta assorbente.
ARANCINE AL CIOCCOLATO
Molto diffusa è l’usanza, a Palermo di mangiare per Santa Lucia, arancine al cioccolato.
Vi indico la ricetta.
Ingredienti:500 gr di riso-200 gr di cioccolato fondente a pezzetti-70 gr di farina-70 gr di pangrattato3 uovazucchero q.b.
Fate bollire il riso in acqua salata. Scolate e fate raffreddare. Formate delle palline in cui aggiungerete un pezzo sostanzioso di cioccolato. Passate nella farina, nell’uovo sbattuto e nel pangrattato e friggete. Appena pronte, spolverate con abbondante zucchero.
RISOTTO CON CECI E CASTAGNE
Ingredienti:500 gr di riso-½ cipolla-brodo vegetale q.b.1- scatola di ceci lessati (240 gr sgocciolato circa)240 gr di castagne precedentemente lessate per circa 2 ore-sale q.b.-pepe q.b.
Soffriggete la cipolla, aggiungete il riso, fatelo tostare, allungate con il brodo vegetale. A cottura quasi ultimata aggiungete i ceci e le castagne. Ultimate la cottura e mettete un filo d’olio. A piacere si potrà aggiungere parmigiano.
PANELLE
Le panelle solitamente vengono servite dentro a panini rotondi, ma durante questa festa verranno servite da sole.
Ingredienti:250 gr di farina di ceci-3/4 litro di acqua salata tiepida-prezzemolo-olio q.b.
Mescolate la farina con l’acqua in un tegame, a fuoco spento. Dopodiché accendete il fuoco a fiamma media e rimestate sempre fin quando il composto diventerà compatto. Aggiungete il prezzemolo, mescolate il tutto e versatelo in formine rettangolari (anche le vaschette alimentari, quelle usa-e-getta) e fate raffreddare. Quando il composto sarà freddo, noterete che risulterà sodo e che potete toglierlo dalla forma senza che si rompa. Tagliate delle fettine e friggetele. Servite calde.
GATEAU DI PATATE
Ingredienti: 1.5 kg di patate-1 uovo + 2 uova sode-50 gr di parmigiano-50 gr di burro-fettine di mortadella-100 gr di primosale o mozzarella-1 tazza di piselli cotti 1 tazza di besciamella-pangrattato-sale e pepe.
Bollite le patate, spellatele, passatele al setaccio e fatele raffreddare. Amalgamatele con l'uovo, il parmigiano, il burro e un po’ di sale e pepe. Oleate la teglia e spolveratela con il pangrattato, mettete un primo stato di patate, aggiungete le fettine di mortadella (potete usare il prosciutto se preferite)le uova sode a fettine il formaggio a pezzetti i piselle e la besciamella , coprite con un secondo strato di patate. Spolverate di pangrattato e irrorate con un filo d’olio. Mettete al forno a 180° per circa mezz’ora, fino a quando risulterà ben dorato.Spuò mangiare sia freddo che caldo.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento