



Nella piazza si erge anche Palazzo Notarbartolo (XVI sec.) che ospita
il Museo Ambientalistico Madonita. Attraverso la ricostruzione di diversi habitat naturali (gli animali impagliati sono tutti esemplari morti naturalmente o per bracconaggio) si compie una sorta di escursione verso le alte vette, a partire dall'ambiente acquatico (fauna e flora del fiume com'era fino a 30-40 anni fa) ed incontrando man mano il bosco, la faggeta (1300-1800 m), la fauna di media e alta montagna con gli avvoltoi (tra cui il grifone, scomparso negli anni '20) e l'Aquila Reale. Scendendo lungo via Roma si incontrano Palazzo Gagliardo (XVI-XVII sec) e, di fronte, la Chiesa Madre il cui aspetto attuale risale al XIX sec., ma che consegna alcuni elementi dell'edificio tre-quattrocentesco (il portico ed un arco ogivale). All'interno sono conservate numerose opere d'arte tra le quali un trittico fiammingo (presbiterio) e, lungo la navata destra, la bella Madonna del Rosario di Giuseppe Salerno, uno dei due Zoppi di Gangi (si veda GANCI).
il Museo Ambientalistico Madonita. Attraverso la ricostruzione di diversi habitat naturali (gli animali impagliati sono tutti esemplari morti naturalmente o per bracconaggio) si compie una sorta di escursione verso le alte vette, a partire dall'ambiente acquatico (fauna e flora del fiume com'era fino a 30-40 anni fa) ed incontrando man mano il bosco, la faggeta (1300-1800 m), la fauna di media e alta montagna con gli avvoltoi (tra cui il grifone, scomparso negli anni '20) e l'Aquila Reale. Scendendo lungo via Roma si incontrano Palazzo Gagliardo (XVI-XVII sec) e, di fronte, la Chiesa Madre il cui aspetto attuale risale al XIX sec., ma che consegna alcuni elementi dell'edificio tre-quattrocentesco (il portico ed un arco ogivale). All'interno sono conservate numerose opere d'arte tra le quali un trittico fiammingo (presbiterio) e, lungo la navata destra, la bella Madonna del Rosario di Giuseppe Salerno, uno dei due Zoppi di Gangi (si veda GANCI).


Monte Cammarata: all'estrema destra si riconoscono il profilo dolomitico della Quacella seguito da Monte Mufara e dal Pizzo Carbonara. Quasi di fronte, il Massiccio dei Cervi presenta al centro un abbassamento del terreno chiamato "Padella" ove la leggenda popolare situa l'ipotetico ingresso segreto di una grotta ricca di tesori: che si svela solo durante la messa pasquale. Sotto si stende la Valle dei Noccioleti.
Da oltre due secoli negli orti di Polizzi Generosa, nel Parco Naturale delle Madonie, si coltiva un fagiolo medio piccolo e di forma tondeggiante, chiamato in dialetto “badda”, cioè palla.E’ un fagiolo dalla colorazione unica, bicolore.Dopo la Sagra delle Nocciole e dello Sfoglio il Comune di Polizzi Generosa presenta la prima edizione della Sagra del noto "Fagiolo Badda"
Sagre di polizzi
Sagra delle nocciole - ultima domenica di agosto

E' una caratteristica manifestazione popolare, dedicata alle nocciole, tipico prodotto polizzano, con sfilate di carri e di gruppi folkloristici locali e internazionali, che poi si esibiscono in uno spettacolo in piazza Trinità, vero cuore della festa. Qui vengono ricostruiti angoli di vita campestre "a' pisata", "u' pagghiaru", "a' mannara" e di vita paesana "a' putìa du varvieri", "du scarparu", "a' forgia". La sagra al suo interno racchiude anche incontri culturali, come mostre di pittura, convegni, escursioni guidate nel territorio e momenti gastronomici, con la degustazione di piatti locali e la distribuzione gratuita di noccioline
Sagra dello sfoglio - prima domenica di settembre

Festa di S. Gandolfo - terza domenica di settembre

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